Champagne

La Verità

L’attribuzione della creazione dello Champagne a Dom Pérignon è una falsa notizia diffusasi per quasi due secoli, fino a diventare una verità nella mente dell’opinione pubblica.

Una lettera scritta da Dom Grossard, ultimo procuratore dell’abbazia di Hautvillers (Marne) nel 1821, oltre un secolo dopo la morte di Dom Pérignon, indicherebbe quest’ultimo come inventore dello Champagne, senza fornire alcuna prova a supporto di questa affermazione.

L’effervescenza fu sin dall’antichità, un fenomeno spontaneo e naturale.

Anticamente era considerata un difetto e gli enologi facevano di tutto per evitarla, ma alla fine del primo terzo del XVII secolo alcuni vitivinicoltori della Champagne generarono una vera rivoluzione enologica, creando un vino bianco, chiamato “vin gris”, da uve nere (in precedenza, infatti, i vini rossi erano prodotti con uve nere e i vini bianchi da sole uve bianche).

Questo “vino grigio” è quindi il vero precursore dello spumeggiante Champagne.

Cambiò anche il modo di conservare il vino: mentre anticamente era dalla botte che si estraevano i vini, poi imbottigliati solo al momento del servizio, i produttori di Champagne ebbero l’idea di mettere questo “vino grigio” in bottiglia subito dopo il raccolto, e tenerlo poi in cantina in attesa di venderlo.

All’apertura delle bottiglie si verificava così un effervescenza più o meno intensa.

I primi consumatori di questa bevanda originale e innovativa, furono i giovani aristocratici londinesi e parigini, eccentrici e contestatori.

I vignaioli della Champagne capirono rapidamente che si stava aprendo un nuovo mercato per un nuovo tipo di vino, e s’impegnarono a soddisfare la domanda della nuova clientela, ed è questa la sostanziale differenza storica tra lo Champagne e tutti gli altri vini: lo Champagne nacque espressamente per soddisfare una specifica domanda del mercato, mentre i vini tradizionali venivano fatti da produttori che cercavano poi di piazzarli al meglio.

I primi venditori del nuovo vino furono, non già i contadini o i monaci, ma commercianti imprenditoriali e dinamici.

Il processo di produzione dello Champagne, dall’impianto della vite alla posa del tappo sulla bottiglia, è assai complesso, e il suo perfezionamento si sviluppò per un lungo periodo, dal XVII fino alla fine del XIX secolo.

La definizione di ciascuna delle tante fasi di fabbricazione, come la pressatura, l’aggiunta della “liqueur d’expedition”, l’invecchiamento sulle fecce, il disgorging, è avvenuta gradualmente e molto empiricamente nel tempo, e ogni nuovo interprete o scopritore ha portato la sua pietra all’edificio comune.

Anche se non si può dire sia stato l’inventore dello Champagne, Dom Pérignon durante la sua permanenza come procuratore di Hautvillers, lavorò alla vigna dell’abbazia, una delle più vaste del momento, e diede anche grande impulso allo sviluppo ed al marketing del vino che vi si produceva.

Egli attuò, infatti, una viticoltura innovativa, con metodi rigorosi sia per la piantagione che per la selezione dei vitigni, la raccolta delle uve, la pigiatura, la vinificazione.

I suoi vini erano di alta qualità, famosi in tutta la Francia, e il loro prezzo era molto alto.

In una nota indirizzata a un cliente egli annunciava che il suo era “il miglior vino del mondo”.

Tuttavia, nessun documento ci consente di affermare che i vini di Dom Pérignon fossero effervescenti.

I Vigneti

Varietà di Uve Consentite

Pinot Nero: corpo, carattere, longevità

Meunier: rotondità profumi e fruttato (non è tra
i Grand o i Premier Crus)

Arbanne: vitigno storico (uva a polpa e bacca
bianca)

Petit Meslier: originario della Croazia
(progenitore dello Chardonnay)

Fromenteau Gris (o Pinot Gris): vitigno storico

Morillon (o Pinot Blanc): vitigno storico (uva
a bacca e polpa bianche)

Classificazione in base al residuo zuccherino:

Pas Dosé / Brut Nature / Dosage Zero < 3

Extra Brut < 6

Brut < 12

Extra Dry 12-17

Dry/Sec 17-32

Demi Sec 32-50

Doux > 50

Scala della Qualità

GRAND CRU 100%

Solamente 17 comuni sono classificati Grand Cru e coprono 4.300 Ha.

11 nelle Montagne di Reims:

Ambonnay – Ay – Beaumont-sur-Vesle – Bouzy – Louvois – Mailly – Puisieulx – Sillery – Tours Sur Marne – Verzy – Verzenay; 6 in Côte des Blancs: Avize – Chouilly – Cramant – Le Mesnil-sur-Oger – Oger – Oiry

PREMIER CRU 99-90%

Sono 42+2 e coprono 5.500 Ha.

CRU PÉRIPHÉRIQUE 80% a 89%

Sono i restanti 263 e coprono 22.200 Ha.